Intervento Chimico-Alimentare
L’alimentazione ha un ruolo importante nell’apportare i nutrienti che permettono la piena funzionalità psicofisiologica. Infatti, un apporto alimentare errato modificherà a lungo andare i delicati processi omeostatici, creando reazioni a catena che possono arrivare a minare le difese immunitarie e l’equilibrio psichico.
Il trattamento chimico-alimentare è lo strumento prioritario, a livello fisico, attraverso il quale fornire input alla centratura della seconda sfera e, attraverso questa, all’intero sistema. Il ruolo dell’io consiste nell’assimilare prontamente le informazioni presenti nell’ambiente, per convertirle in parte in energia di utilizzo immediato e in parte in strutture psichiche relativamente stabili. A livello fisico l’apparato gastrointestinale permette l’assorbimento dei nutrienti – macromolecole organiche ed elementi chimici in forma ionica – che a loro volta vengono convertiti in energia o utilizzati come materia prima per tutti i processi metabolici. Inoltre, essi sono essenziali per il corretto funzionamento dei sistemi neuroendocrino ed immunitario.
Un apporto inadeguato di nutrienti, insieme allo squilibrio nell’assimilazione degli elementi fondamentali (Na, Ca, K, Mg, ecc.) e all’accumulo di elementi tossici (Hg, Ag, ecc.), per eccesso ambientale o eccessiva assimilazione, possono provocare notevoli alterazioni comportamentali che passano per una disregolazione del sistema neuroendocrino ed arrivano, ovviamente, a produrre risposte mentali sempre più “soggettive”.
In quest’ottica, le patologie neurologiche e psicologiche possono essere collegate all’alimentazione ed essere ricondotte a carenze vitaminiche e a squilibri nei rapporti tra i minerali presenti nell’organismo.
Il ripristino dell’equilibrio può essere raggiunto mediante l’adozione di una dieta adeguata e l’utilizzo di integratori, scelti sulla base delle indicazioni fornite dall’analisi minerale tissutale (TMA). Tutto ciò ha lo scopo di fornire i nutrienti necessari per un’ottimizzazione dei processi metabolici, indurre l’eliminazione di elementi tossici accumulati e riequilibrare le quantità e i rapporti relativi degli elementi.
Se il soggetto riesce a mettere in pratica, sostenuto dal terapeuta, l’azione di “pulizia” chimico-alimentare, acquisirà una maggiore capacità di dare risposte appropriate agli stimoli cognitivi. La ripetizione del test TMA durante la terapia e/o alla sua conclusione, accompagnata dalla spiegazione del terapeuta, permetterà all’individuo di verificare i cambiamenti intervenuti. La comprensione dei meccanismi implicati gli permetterà, in futuro, di adottare consapevolmente comportamenti alimentari adeguati.