Intervento Affettivo-Relazionale
Disporre di una rete sociale è indispensabile per esperire il comportamento affettivo/relazionale, in quanto tutta l’esistenza umana trova, dalla nascita in poi, un riferimento costante nel rapporto con gli altri. È proprio tramite i rapporti sociali che l’individuo può sperimentare i comportamenti affettivi necessari all’evoluzione di una personalità equilibrata.
Osservando i comportamenti abituali di una persona si nota, spesso, l’alternanza di momenti d’interiorizzazione e di estroversione nel rapporto con gli altri: in questo caso siamo di fronte a normali oscillazioni. Si parla di patologia invece nel caso in cui un’eccessiva chiusura (isolamento sociale, evitamento, separazione) o al contrario un’eccessiva apertura (collusione, invischiamento) viene rigidamente mantenuta nel modo di relazionarsi. Le carenze energetico/elaborative della terza sfera sono fonte di diversi tipi di disturbi nel comportamento affettivo e nella vita di relazione e, spesso, causa di somatizzazioni alle braccia ed agli organi della cavità toracica.
La capacità di accogliere e immedesimarsi nell’altro da sé può essere acquisita tramite l’abbandono delle rigidità della terza sfera: attraverso una sana “oscillazione”, l’essere può riuscire a vivere empaticamente la relazione con gli altri. Andare oltre il vissuto di separazione, causato da un rapporto errato con il proprio io, permette di aprirsi a un vissuto interpersonale.
Il superamento di ogni sofferenza affettiva passa per il recupero delle qualità di apertura ed espansione della sfera e il reintegro delle capacità di partecipazione e condivisione nel macrosistema. Pertanto il trattamento terapeutico sarà finalizzato alla costruzione e/o alla riattivazione della capacità affettivo/relazionale del soggetto che, in tal modo, disporrà di una rete sociale indispensabile alla sperimentazione e all’evoluzione.
Il terapeuta, dopo aver verificato le risorse a disposizione del soggetto e la loro possibile utilizzazione, progetterà insieme a lui una serie di esperienze di relazione, sostenendolo nella fase di attuazione ed elaborazione delle dinamiche conseguenti. Ogni relazione interpersonale, non più vissuta esclusivamente come bisogno egoistico, costituirà una fonte di esperienze di condivisione e reciprocità.