Interazione tra le Quattro Sfere
Quando un professionista mette assieme tutti i dati acquisiti nei vari livelli d’indagine, si trova davanti alla complessità di un quadro clinico sempre unico e, forse, soltanto teoricamente ripetibile.
Tale sintesi deve rispettare il carattere dinamico della personalità di chi chiede aiuto, e ciò viene garantito dall’approccio interattivo che considera i collegamenti e le relazioni tra le quattro sfere.
Il primo passo è aiutare il soggetto a fare un breve elaborato descrittivo delle quattro aree del sistema mentale. Dalla più sana a quella più compromessa ne descriverà la funzionalità, ancora ignorando il funzionamento generale del sistema mentale. Si possono, così, individuare i punti di maggior dispersione di energia psichica.
Il secondo passo consiste nel valutare i circuiti collaterali, ossia il collegamento tra la prima e la terza sfera e tra la seconda e la quarta. Complessivamente quest’analisi ci fornisce un’indicazione generale sulle capacità di relazione della mente con il mondo esterno. In particolare, il rapporto tra sessualità ed affettività ci racconta della capacità di instaurare relazioni erotico-sentimentali. Mentre il rapporto tra identità e comprensione ci informa su quanto l’individuo possa modificare il proprio abito mentale in relazione alle comprensioni suggerite dagli eventi.
Il terzo passo prende in considerazione il rapporto tra aree attigue: sessualità e identità, identità e affettività, affettività e comprensione. Complessivamente questi valori ci informano su quanto il canale centrale sia in grado di permettere la sublimazione dell’energia e la coscienza. In particolare, nel passaggio tra prima e seconda sfera si vede l’energia vitale divenire gradatamente intelligenza strutturante; in quello tra seconda e terza si assiste al modo in cui l’intelligenza diventi amore (prima differenziato e poi indifferenziato); il passaggio tra terza e quarta, infine, segna la presa di coscienza dei contenuti mentali.
Il quarto passo è la ripetizione del primo: la persona viene invitata di nuovo ad elaborare una descrizione delle quattro aree della mente in quanto, in questa fase, ha già assimilato le linee generali di funzionamento del modello mentale. Ora l’area della comprensione ha a disposizione uno strumento più accurato (il modello a quattro sfere) per leggere coerentemente i vissuti e i comportamenti organizzati dalla propria mente.
Anche tutte queste annotazioni confluiscono nel quadro complessivo che il terapeuta costruisce su un telaio di poche ma fondamentali informazioni strutturanti. Tali informazioni permettono una contestualizzazione intuitiva di ogni rilevamento diagnostico, così come in alcune raffigurazioni pittoriche pochi segni fanno intuire una complessità che non basterebbe una vita per indagare o raccontare.