Area dell’Affettività
Sfera della condivisione e della relazione
La terza sfera fornisce lo spazio psicologico attraverso cui è possibile superare la dicotomia tra sé e “altro da sé”. Tale superamento avviene per mezzo dell’istinto fondamentale di quest’area, ovvero la condivisione, che muove il comportamento affettivo. Ciò che si era affermato come “separazione” può evolvere verso la “relazione”, quale scambio che può giungere all’empatia.
L’affettività rappresenta l’esigenza di realizzare l’unione tra contenuto (oggetti esterni) e contenitore (sé). Il superamento della separazione è parziale o totale a seconda che si viva un’affettività “differenziata” o “indifferenziata”. Nell’affettività differenziata si esprime l’esigenza dell’io di realizzarsi attraverso un ritorno energetico da parte di un oggetto-obiettivo (partner, amico/a, parente, ecc). Quella “indifferenziata” è caratterizzata dal sentimento di essere uniti col tutto (umanità, pianeta, universo).
La dimensione fisica della sfera è occupata, per circa tre quarti del suo volume, dalle due sacche pleuriche contenenti i polmoni. Al centro della metà inferiore troviamo il sacco pericardio, contenente il cuore, mentre il limite inferiore della regione è significativamente delimitato dal diaframma. La gabbia toracica protegge il cuore e i polmoni: gli organi vitali funzionali allo scambio energetico intrasistemico ed intersistemico.
Il cuore, situato nella metà inferiore della sfera, è impegnato nel distribuire le molecole metabolizzate ed è simbolicamente correlato all’affettività orientata alla gratificazione sessuale o, comunque, a rapporti differenziati. I polmoni, estendendosi per tutta la terza area, sono caratterizzati da energia mentale tendente all’affettività sia differenziata sia indifferenziata.
I polmoni si espandono e si contraggono in continuazione, modificando i confini dello “spazio relazionale” dell’individuo. Anche le braccia rispondono alle esigenze dell’affettività: abbracciare o respingere, manipolare costruttivamente o distruttivamente gli oggetti.
Carenze energetiche/elaborative della terza sfera sono fonte di disturbi affettivo/comportamentali e patologie di somatizzazione alle braccia ed agli organi della cavità toracica.