L’universo in Base Quattro

L’uomo è sintesi cosciente del sistema in cui è immerso. La sua mente non può che rispecchiare l’organizzazione della materia e la “base quattro” che ne è regola.

Perché abbiamo organizzato il nostro modello di mente in quattro diverse zone o aree in interazione complessa?
Semplicemente perché, osservando la natura, l’universo e gli esseri viventi abbiamo notato che il numero quattro vi ricorre costantemente.

Sono quattro, ad esempio, gli stati di aggregazione della materia (solido, liquido, gassoso, plasma); quattro sono le forze fondamentali alla base della struttura e del funzionamento dell’universo, considerate responsabili dell’organizzazione della materia dal livello subnucleare a quello cosmico (la gravità, l’elettromagnetismo, la forza elettronucleare debole e quella elettronucleare forte).
Nell’atomo, i valori di energia associata all’elettrone sono rappresentati da quattro numeri quantici (numero quantico principale, numero quantico angolare, numero quantico magnetico, numero quantico di spin) e ciascuno rappresenta una caratteristica specifica dell’elettrone. Inoltre, per convenzione, gli orbitali atomici sono di quattro tipi: s, p, d, f, distinti a seconda della loro conformazione nello spazio.

Procedendo ad ordini di grandezza e di complessità superiori le cose non cambiano: il carbonio, l’elemento fondamentale che costituisce la materia vivente, è tetravalente. Le molecole organiche sono costituite da catene di carbonio, il quale risulta dotato di 4 elettroni sul suo livello energetico più esterno. Questi elettroni formano quattro orbitali ibridi orientati nello spazio secondo i quattro vertici di un tetraedro(1). Senza il carbonio il mondo sarebbe disabitato.

Anche le principali classi di molecole organiche sono quattro: gli acidi nucleici (DNA/RNA), i carboidrati, le proteine, i lipidi. Il DNA e l’RNA devono la loro capacità di trasmissione e trasduzione dell’informazione genetica alle diverse combinazioni di quattro mattoni fondamentali, le basi azotate: adenina, timina (nell’RNA uracile), citosina e guanina.

Per quanto riguarda le proteine, esse sono catene di amminoacidi formati essenzialmente da quattro elementi: carbonio, ossigeno, idrogeno e azoto. I livelli di organizzazione strutturale delle molecole proteiche sono quattro: s. primaria (lineare), s. secondaria (spirale o planare), s. terziaria (tridimensionale complessa) e s. quaternaria (associazione di due o più unità proteiche).
Tra le proteine, l’emoglobina rappresenta un interessante esempio. Essa è costituita da quattro catene di amminoacidi (polipeptidiche) al centro delle quali si trova un atomo di ferro. Questa struttura le consente di trasportare l’ossigeno nel sangue.

Analogamente, la struttura della clorofilla, proteina fondamentale per il processo di fotosintesi, è costituita da quattro catene di amminoacidi con al centro un atomo di magnesio. Una delle conseguenze più importanti del processo di fotosintesi è stata la produzione, da parte delle piante, di ossigeno che ha reso abitabile il pianeta terra.

L’uomo è sintesi cosciente del sistema in cui è immerso, di cui è parte integrante e agente modificatore al tempo stesso. Di conseguenza, la sua mente non può che rispecchiare le modalità di organizzazione della materia e la “base quattro” che ne è regola.

NOTE:

(1) ^ Un tetraedro è un solido geometrico formato da quattro facce aventi forma di triangolo equilatero.